Al via le domande per ottenere il bonus fiscale del 50% per la rimozione amianto dai capannoni industriali.
È stato infatti pubblicato in Gazzetta Ufficiale (Serie Generale n. 243) il Decreto del Ministero dell’Ambiente che attribuisce un credito d’imposta del 50% delle spese sostenute nel 2016 per interventi di bonifica dall’amianto su beni e strutture produttive.
I fondi ammontano a 17 milioni di euro totali, pari a 5,6 milioni all’anno per tre anni, da scontare tramite compensazioni. Il credito d’imposta sarà assegnato fino ad esaurimento fondi: via quindi alla lotta al dito più veloce a partire dalle ore 10:00 del 16 novembre 2016, il cosiddetto click day.
Per evitare di perdere tempo con la procedura di registrazione al portale, necessaria per inoltrare le domande, sarà possibile registrarsi preventivamente a partire dal prossimo 27 ottobre. Le domande dovranno essere presentate dal titolare dell’impresa richiedente, o dal suo legale rappresentante.
Le domande saranno esaminate rigorosamente in ordine cronologico e si riceverà la risposta entro 90 giorni. Quindi, per la metà di febbraio 2017 saranno concessi i primi crediti.
Bonus Rimozione Amianto: come funziona
Il nuovo bonus fiscale per la rimozione dell’amianto dai capannoni prevede, come abbiamo detto, uno sconto pari al 50% delle spese, sostenute nel 2016, distribuito in tre anni (dal 2017 in poi).
Le spese totali devono superare l’importo minimo di 20 mila euro. Il limite massimo dei costi ammissibili, per ogni impresa, è fissato a 400 mila euro, che equivalgono a 200 mila euro di sgravio. Il credito non è cumulabile con altre agevolazioni.
Bonus Rimozione Amianto: interventi ammissibili allo sconto
Secondo il decreto attuativo del Collegato Ambientale, sono ammissibili allo sconto “gli interventi di rimozione e smaltimento, anche previo trattamento in impianti autorizzati, dell’amianto presente in coperture e manufatti di beni e strutture produttive ubicati nel territorio nazionale effettuati nel rispetto della normativa ambientale e di sicurezza nei luoghi di lavoro”.
Invece, non saranno ammissibili allo sconto gli interventi di incapsulamento o confinamento dei manufatti contenenti amianto, perché non ne prevedono l’effettivo smaltimento.
Inoltre, il decreto non prevede il finanziamento di interventi successivi alla bonifica, come ad esempio il successivo rifacimento delle coperture. Sono però considerate le spese propedeutiche per le perizie, fino al 10% delle spese sostenute e comunque non oltre ai 10mila euro totali.
Da sottolineare che saranno finanziati solo gli interventi conclusi, quindi solo quelli di cui l’impresa possa comprovare i pagamenti e l’avvenuto smaltimento in discarica dei manufatti contenenti asbesto entro il 31 dicembre 2016.
Le linee guida del Ministero sono già disponibili e puoi scaricarle QUI.
Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito dedicato (Credito di imposta imprese per interventi di bonifica da amianto) o chiamare i numeri appositi 06/57225268 e 06/57225240.