Rischio da videoterminale: da Anfos la guida con i consigli su come usare il computer e quali posture tenere per ridurre i rischi
E’ confermato che l’utilizzo prolungato del videoterminale può causare diversi danni psico-fisici alla salute.
Ecco come organizzare l’ambiente di lavoro per ridurre al minimo il rischio da videoterminale, nell’opuscolo pubblicato dall’Anfos, Associazione nazionale formatori della sicurezza sul lavoro.
Rischio da videoterminale, opuscolo Anfos
Quali sono gli effetti legati al prolungato utilizzo dei videoterminali?
Cosa richiede la legge per tutelare il lavoratore?
Quali sono i requisiti tecnici per l’utilizzo del videoterminale e della postazione di lavoro?
Questi, in sintesi, i contenuti della pubblicazione sul tema “rischio da videoterminale”, che fa parte di una collana dedicata alla salute e sicurezza del lavoratore.
L’opuscolo ha lo scopo di fornire a datori di lavoro e lavoratori pratiche indicazioni in materia di prevenzione, formazione e informazione, diviso in 3 parti.
Dapprima analizza gli effetti legati al prolungato utilizzo dei videoterminali, ossia disturbi:
- visivi
- muscolo-scheletrici
- mentali e stress
Passa, poi, ad indicare cosa prevede il dlgs. 81/208 (Titolo VII e allegato XXXIV) in riferimento a:
- obblighi per il datore di lavoro
- diritti del lavoratore
- sorveglianza sanitaria
- informazione e la formazione
Infine, affinché l’utilizzo del videoterminale e della postazione di lavoro abbiano delle caratteristiche ergonomiche, elenca alcuni parametri da rispettare per:
- schermo
- tastiera
- mouse
- sedia
- tavolo di lavoro
- illuminazione
- computer portatile