Illuminazione di emergenza: 8 modi per garantire la conformità alle normative
L'illuminazione di emergenza può rappresentare un'ancora di salvezza per le persone che tentano di trovare la via di uscita da un edificio in caso di black-out e ciò è particolarmente importante in caso di incendio. Per questo scopo, sono in vigore numerose normative atte a garantire che entrambe le specifiche dei prodotti e l'installazione dell’illuminazione di emergenza rispondano agli standard più elevati. Dunque, come si può essere certi della conformità della propria illuminazione d'emergenza? Lorenzo Arboscelli di Eaton delinea otto considerazioni chiave.
1. Effettuare una valutazione del rischio
L'esecuzione di una valutazione formale del rischio di sicurezza antincendio è un principio centrale di buona prassi ed è previsto per legge in molti Paesi. Lo scopo è quello di garantire l'installazione della corretta illuminazione d'emergenza per coprire eventuali rischi identificabili e il corretto funzionamento in caso di guasto ’all'alimentazione dell’illuminazione ordinaria.
I regolamenti in genere forniscono ai progettisti le informazioni relative alle aree che hanno bisogno d‘illuminazione di emergenza come: i livelli minimi di illuminamento, la durata, i parametri per evitare l'abbagliamento e tutti i punti di enfasi che richiedono una particolare considerazione. Il mancato rispetto di queste disposizioni non solo mette a rischio le vite e aumenta la possibilità di azioni legali, ma può anche invalidare le polizze assicurative.
2. Sapere cosa si sta acquistando
Dato che l'illuminazione di emergenza non verrà mai usata quotidianamente, si è spesso tentati di optare per apparecchi il più economici possibile. Questi sono spesso realizzati da produttori sconosciuti, non specializzati e non rintracciabili.. Ciò può portare a una confusione sulle specifiche precise e ad affermazioni da venditori che non possono essere verificate autonomamente.
L'acquisto di prodotti economici può anche rivelarsi un falso risparmio, dal momento che i componenti di bassa qualità possono comportare la minor durata di batterie e lampade; possono inoltre avere ottiche poco performanti, con un conseguente aumento dei punti luce necessari per soddisfare i livelli minimi di illuminamento. Trattandosi di prodotti per la sicurezza personale, occorre considerare se un'opzione più economica possa essere più vulnerabile ai guasti.
3. Richiedere la certificazione di un ente terzo
Il modo più affidabile per assicurarsi che la propria illuminazione di emergenza sia adatta allo scopo è quello di acquistare prodotti certificati da organismi di terze parti. Questi ultimi verificano la piena conformità alle rigorose norme europee sulla progettazione e produzione di apparecchi d’illuminazione di emergenza come la EN60598-2-22 e EN1838. I prodotti certificati da enti terzi sono caratterizzati dal marchio ENEC presente sulla marcatura (etichetta di prodotto).
L’utilizzo di apparecchi certificati garantisce che i dati riportati dal produttore, come l’autonomia, il flusso luminoso e le interdistanze di installazione corrispondano con la realtà. Questo permetterà al progettista di pianificare l’impianto in tutta tranquillità e al responsabile della sicurezza darà la consapevolezza di avere scelto prodotti di qualità per la salvaguardia degli occupanti in caso di emergenza.
4. Prendere in considerazione i costi a lungo termine
L'acquisto di impianti d’illuminazione d’emergenza di alta qualità e certificati può inizialmente apparire più costoso, ma occorre considerare il quadro generale. Ad esempio, prodotti di buona qualità possono avere un'emissione più elevata e prestazioni migliori in termini di distanza, il che significa utilizzare menopunti luce per raggiungere il livello d’illuminazione richiesto, con un conseguente risparmio in termini di spesa per i prodotti e di manodopera.
È bene considerare che è possibile ridurre anche il costo totale di proprietà e i costi energetici a lungo termine. Inoltre, è opportuno prendere in considerazione apparecchi di emergenza con sorgente luminosa a LED. Consumano meno energia, pertanto riducono i costi di esercizio e richiedono meno manutenzione. Gli apparecchi con tecnologia LED hanno una durata operativa superiore a 50.000 ore, cioè fino a 10 volte più lunga a quella di una tradizionale lampada fluorescente. Inoltre, grazie al LED, è possibile utilizzare ottiche simmetriche e asimmetriche specifiche per la distribuzione della luce in corridoi e vie di fuga o più semplicemente in aree aperte per un illuminazione antipanico.
5. Posizione, posizione, posizione
La posizione degli apparecchi di emergenza è fondamentale. Alcune delle posizioni chiave in cui gli apparecchi d’illuminazione di emergenza dovrebbero essere installati sono: lungo le vie di fuga, a ogni cambio di direzione, in prossimità di qualsiasi cambi di livello, lungo ogni rampa di scale in modo che ogni gradino riceva luce diretta, nei pressi di attrezzature antincendio, punti di chiamata e punti di primo soccorso, fuori da ogni uscita finale e in qualsiasi altra posizione identificata dalla valutazione del rischio.
I livelli minimi di illuminamento per le aree aperte e le vie di fuga sono specificati in maniera diversa da Paese a Paese. Per raggiungere questi livelli minimi consultare le tabelle con le interdistanze di instalalzione che dovrebbero essere fornite dal produttore prescelto.
Saranno inoltre richiesti livelli di illuminamento superiori per le aree identificate come ”aree ad alto rischio”.
6. Prestare attenzione all'uscita
Che cosa succede se si verifica un black-out nelle ore di buio? Sarà necessario considerare l’installazione di illuminazione di emergenza esterna che guidi gli sfollati dall’uscita di sicurezza al punto di raccolta/ritrovo previsto. Ciò significa che molte applicazioni avranno bisogno di un apparecchio di emergenza resistente alle intemperie e funzionante in modalità permanente e non permamente. Gli apparecchi d’illuminazione con sorgente a LED anche in questo caso possono ridurre i costi di manutenzione ed esercizio.
7. Considerare la manutenzione e le verifiche periodiche
L’esecuzione di verifiche periodiche sono uno dei requisiti delle normative e degli standard in vigore. Il tempo richiesto può diventare significativo per i gestori di strutture e i team di manutenzione. Un modo per ridurre i costi associati alla manutenzione, all'assistenza, alle riparazioni e alle sostituzioni è quello di scegliere apparecchi d‘illuminazione d'emergenza di qualità, possibilmente certificati ENEC.
Un altro suggerimento è quello di considerare i sistemi di diagnostica automatica, che riducono le spese, il tempo richiesto e l'interruzione associate ai regimi di test manuale sui singoli apparecchi. Grazie a sistemi di diagnosi automatici, i risultati dei test sono raccolti e inviati alla centrale dalla quale sarà possibile individuare la posizione esatta di un guasto. Il sistema identificherà inoltre la causa del guasto, che potrebbe essere una lampada o una batteria , in modo che il pezzo di ricambio necessario possa essere selezionato e portato sul luogo per velocizzare il processo di riparazione.
8. Non ignorare la segnaletica
Oltre all'illuminazione di emergenza, nelle prime fasi del progetto è importante considerare la segnalazione di sicurezza. Il requisito di base è quello di garantire che le vie di fuga siano chiaramente definite e identificate con la corretta segnaletica di uscita. Nella scelta di un prodotto, occorre sapere che la distanza di visibilità di un “segnale” di uscita illuminato internamente si calcola moltiplicando l'altezza dell'elemento illuminato per un fattore di 200. Queste informazioni sono normalmente messe a disposizione dai produttori. Per la segnaletica illuminata esternamente (cartelli), il fattore di moltiplicazione è solo 100, ma dovrà essere illuminato con almeno 5 lux in qualunque punto del segnale in condizioni d'emergenza.
Anche in questo caso è consigliabile utilizzare apparecchi di segnalazione certificati da enti terzi, riportanti il marchio ENEC. La norma EN1838 definisce infatti i parametri da rispettare per garantire un ottima visibilità, come la luminanza minima e il contrasto max tra il bianco e il verde. La scelta di prodotti certificati garantisce il pieno rispetto della norma. L’applicazione di un pittogramma adesivo non sempre trasforma un apparecchio di emergenza in un apparecchio di segnalazione di sicurezza, anzi solitamente “crea” un apparecchio che perde la funzione primaria di illuminare e non garantisce la funzione di segnalare.