Quantcast
Channel: Studio Salvatore
Viewing all articles
Browse latest Browse all 643

Nuovi materiali per rendere le turbine eoliche resilienti

$
0
0

Negli ultimi anni, l’energia elettrica generata da fonti rinnovabili non programmabili – come il vento – è diventata sempre più popolare in Europa. Secondo WindEurope, l’associazione che rappresenta i produttori eolici del Vecchio Continente, questa energia ha rappresentato il 51% di tutta la nuova capacità installata sul territorio comunitario nel corso del 2016. La percentuale si è alzata ulteriormente nel 2017, con lo sviluppo dell’eolico offshore nei Paesi del nord. Gli impianti diventano più grandi e più potenti, mentre l’energia prodotta è ormai in grado di competere, in termini di prezzo, con quella delle nuove centrali fossili o nucleari.

Nuovi materiali per rendere le turbine eoliche resilienti

Man mano che la tecnologia supera certi limiti tecnici, cresce anche l’attenzione per i rischi. Le grandi turbine eoliche affrontano condizioni meteorologiche estreme come il continuo impatto delle particelle trasportate dal vento a velocità elevate, temperature molto alte o molto basse, la presenza di grandi quantità di polvere o l’elevata esposizione ai raggi ultravioletti.

Per aumentare l’efficienza di produzione e ridurre i costi di manutenzione, è fondamentale creare dei materiali avanzati che rendano le turbine eoliche resistenti alle condizioni climatiche più estreme. Come quelli creati dai ricercatori dell’Università spagnola Jaume I di Castellón.

L’Istituto universitario di tecnologia ceramica dell’Università partecipa al progetto europeo AeroExtreme, guidato da Siemens Gamesa e finalizzato allo sviluppo di nuovi materiali eolici a prova di clima e meteo. L’iniziativa conta sui fondi dell’Unione Europea e intende realizzare e testare soluzioni valide, sia sotto il profilo tecnico che sotto quello economico, per aumentare la presenza di turbine eoliche installate in luoghi con condizioni ambientali aggressive (bassa temperatura, alta erosione o eccessiva esposizione solare).

 

Come parte del progetto AeroExtreme, gli scienziati stanno studiando varie soluzioni passive e attive per le pale e la navicella (ossia la struttura interna su cui girano le lame) per riuscire a mantenere elevate rese di produzione elettrica e di durabilità con qualsiasi tempo e clima. L’usura causata da particelle di polvere sospese nell’aria, l’accumulo di sporcizia e la crescita di microrganismi a livello delle pale, infatti, possono danneggiarne l’aerodinamicità, riducendo significativamente l’efficienza. Per risolvere il problema, gli scienziati spagnoli hanno sviluppato un rivestimento dotato di elevata resistenza all’erosione.Grazie ad un approccio interdisciplinare e l’uso della nanotecnologica, l’innovativo composto mostra prestazioni di gran lunga superiori rispetto a quelle dei materiali attualmente utilizzati. Il gruppo sta conducendo lo stesso lavoro anche nella produzione di rivestimenti fotocatalitici e antivegetativi “la cui implementazione”, promettono “sarà presto realizzata”.

Fonte

 


Viewing all articles
Browse latest Browse all 643

Trending Articles