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Prese USB e prova di resistenza dell’isolamento

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Prima di esaminare la prova di resistenza dell’isolamento, è utile analizzare come operano le porte di ricarica USB.

USB sta per “Universal Serial Bus”, che nel gergo informatico si riferisce a uno standard di settore per la comunicazione di dati digitali.

Prese USB e prova di resistenza dell'isolamento

Come funzionano le prese USB?

I dispositivi a batteria che vengono caricati dalle porte del caricatore USB richiedono normalmente un’alimentazione di 5 volt c.c. Una porta può fornire una capacità massima di ricarica di circa 3 A. Se una presa è dotata di due porte USB, entrambe le porte possono essere utilizzate contemporaneamente, con la corrente di carica 3 A divisa tra entrambe le porte. Ciò significa che potrebbe essere necessario più tempo per ricaricare ciascun dispositivo.

Per convertire la tensione nominale di rete di 230 V c.a. in 5V c.c. è necessario ridurre e raddrizzare la tensione di rete. Questa operazione viene svolta in modo efficiente da un alimentatore switching (SMPS), che utilizza una tecnica di commutazione a semiconduttore.

L’SMPS è normalmente collegato attraverso i terminali di linea e neutro e ha una resistenza di circa 0,2 MΩ.

Di conseguenza, una prova di resistenza dell’isolamento (RI) effettuata tra la linea e i morsetti di neutro rileverà questa resistenza e la lettura ottenuta sarà distorta.

Va osservato che il circuito elettronico in un SMPS può essere danneggiato da una prova RI a 500 V tra i terminali di linea e di neutro e che la porta USB potrebbe non funzionare dopo una prova di questo tipo.

Come si può condurre una prova della resistenza di isolamento?

  • Scollegare il dispositivo/i dispositivi o apparecchiatura/e
  • Ridurre la tensione di prova
  • Collegare i conduttori in tensione tra di loro

  • Scollegare il dispositivo/i dispositivi o apparecchiatura/e

La regolamentazione prescrive che qualsiasi dispositivo o apparecchiatura che potrebbe influire sul risultato di una prova RI o che potrebbe essere danneggiata in seguito a tale prova, debba essere scollegato/a prima dell’esecuzione della prova.

La disconnessione è realizzabile laddove è presente solo un numero ridotto di prese con porte di ricarica USB nel circuito finale/nei circuiti finali da testare. Tuttavia, è meno praticabile se il numero di prese aumenta perché la disconnessione (e riconnessione) richiede tempo e si può verificare il caso che le prese vengano ricollegate in modo scorretto. In tali circostanze, l’esecutore della prova può tranquillamente concludere che scollegare le prese non sia ragionevolmente possibile.

  • Ridurre la tensione di prova a 250V c.c.

La regolamentazione offre una linea d’azione alternativa nel caso in cui non sia ragionevolmente possibile scollegare apparecchiature sensibili, come ad esempio le prese con porte di ricarica USB. In tali casi, la tensione di prova per un particolare circuito può essere ridotta a 250V c.c. ma il valore di resistenza di isolamento minimo riportato nella Tabella 61, ovvero 1 MΩ, continua ad essere applicabile.

  • Collegare i conduttori in tensione tra di loro

Una terza opzione è data dalla regolamentazione. Se una prova RI viene condotta utilizzando una tensione di prova di 500V c.c., i conduttori in tensione (linea e neutro) devono essere collegati tra di loro per la durata della prova e una misurazione deve essere eseguita tra il collegamento linea/neutro e la messa a terra.

Questo collegamento può essere opportunamente realizzato sul quadro di distribuzione senza dover scollegare le prese (Fig. 2).

Sarebbe accettabile anche l’impiego di una tensione di prova di 500V c.c. per eseguire le misurazioni tra linea e messa a terra e neutro e messa a terra, separatamente.

Tuttavia si consiglia cautela e si afferma la necessità di adottare altre precauzioni, quali ad esempio la disconnessione.

Conclusioni:

L’installazione di apparecchiature elettriche, come le prese USB, deve essere effettuata seguendo le istruzioni del produttore. È fondamentale che le istruzioni del produttore relative all’uso delle porte USB vengano trasmesse al cliente. Queste informazioni possono, a loro volta, essere trasmesse a qualsiasi elettricista che eseguirà lavori futuri nella proprietà.

Tenendo presenti le considerazioni sopra esposte, NAPIT raccomanda che le prove RI sui circuiti finali che incorporano prese di corrente con porte di ricarica USB vengano idealmente condotte con una tensione di prova di 250V per le nuove installazioni e aggiunte/modifiche agli impianti esistenti.

Per l’esecuzione di ispezioni periodiche e prove sui circuiti finali contenenti prese con porte di ricarica USB potrebbe essere presa in considerazione una limitazione delle prove RI di tali circuiti.

Fonte


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