Nuove tecnologie, riciclo dei materiali e sostenibilità. Sono gli obiettivi su cui il Ministero dello Sviluppo Economico ha messo a disposizione 380 milioni di euro complessivi per il finanziamento di progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nel Mezzogiorno.
Potranno accedere alle risorse non solo le imprese e i centri di ricerca, ma anche i liberi professionisti e le imprese spin-off che presenteranno progetti in collaborazione con le imprese.
180 milioni di euro per prodotti e processi
I fondi sono suddivisi in due bandi. Il primo, da 180 milioni di euro, riguarda la realizzazione di nuovi prodotti e processi o il miglioramento di servizi esistenti tramite lo sviluppo di tecnologie riconducibili alla Strategia nazionale di specializzazione intelligente.
I progetti finanziabili dovranno essere effettuati nelle Regioni meno sviluppate(Campania, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia), che avranno a disposizione 150 milioni, e nelle Regioni in transizione (Abruzzo, Molise, Sardegna), che disporranno di 30 milioni. Ci si dovrà attenere a sette aree tematiche principali:
– Tecnologia dell’informazione e della comunicazione (Tic)
– Nanotecnologie
– Materiali avanzati
– Biotecnologie
– Fabbricazione e trasformazione avanzate
– Spazio
– Tecnologie riconducibili alle “Sfide per la società” del programma Orizzonte 2020.
I progetti devono prevedere spese ammissibili non inferiori a 800mila euro e non superiori a 5 milioni di euro. Sarà riconosciuto loro un finanziamento agevolato pari al 20% delle spese ed un contributo diretto alla spesa, variabile in base alla dimensione dell’azienda e alla tipologia di attività.
200 milioni di euro per l'industria sostenibile
Il secondo, da 200 milioni di euro, è destinato solo alle Regioni meno sviluppate (Campania, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia).
Questo bando finanzierà grandi progetti di ricerca e sviluppo per l’industria sostenibile e l’Agenda digitale finalizzati alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali.
I programmi dovranno prevedere spese tra 5 e 40 milioni di euro. Sono ammissibili alle agevolazioni le spese sostenute per personale dipendente, strumenti e le attrezzature di nuova fabbricazione, servizi di consulenza, materiali utilizzati per lo svolgimento del progetto. Fonte