Tabelle ACI 2017, i nuovi parametri per calcolare il costo chilometrico relativo a macchine e i motocicli. Scarica gratis il PDF esclusivo BibLus-net
Sono state pubblicate in Gazzetta Ufficiale n. 298 del 22 dicembre 2016 le Tabelle nazionali dei costi chilometrici di esercizio di autovetture e motocicli per il 2017 (in vigore dal primo gennaio 2017).
Le tabelle ACI 2017 contengono i nuovi parametri in base ai quali viene effettuato il calcolo dei rimborsi spettanti ai dipendenti e professionisti che utilizzano il proprio mezzo di trasporto, auto o moto che sia, per attività di lavoro (art. 3, comma 1 del dlgs 314/1997).
Le tabelle, inoltre, sono utilizzate per la determinazione del fringe-benefit, cioè della retribuzione in natura che deriva dalla concessione in uso promiscuo ai dipendenti di veicoli aziendali, ossia utilizzati per esigenze di lavoro e per esigenze private.
Tabelle ACI 2017
Le tabelle ACI 2017 per lavoratori dipendenti sono relative alle seguenti tipologie di veicoli:
- autoveicoli a benzina in produzione
- autoveicoli a gasolio in produzione
- autoveicoli a benzina-gpl, benzina-metano, metano esclusivo in produzione
- autoveicoli elettrici e ibridi in produzione
- autoveicoli a benzina fuori produzione
- autoveicoli a gasolio fuori produzione
- autoveicoli a benzina-gpl, benzina-metano, metano esclusivo fuori produzione
- autoveicoli elettrici e ibridi fuori produzione
- motoveicoli
Per ogni singolo veicolo viene indicata la marca (Alfa Romeo, Bmw, Renault, Citroen, Mercedes, Fiat, Lancia, Opel, Kia, Ford, ecc…), il modello, la serie, il costo chilometrico da rimborsare al dipendente.
Nell’ultima colonna viene riportato il valore del fringe benefit annuale da riportare nella dichiarazione annuale.
Si tratta della tassazione applicata in capo al dipendente che assume una quantificazione forfettaria calcolata come il 30% della percorrenza convenzionale annua di 15 mila Km l’anno stabilita dall’ACI per quel tipo di auto. Il valore è ottenuto moltiplicando il costo al chilometro dell’autovettura interessata per 15.000 e calcolando quindi il 30% del risultato, quota che la legge attribuisce all’uso privato da parte del dipendente.
Ricordiamo che il costo chilometrico ipotizza una percorrenza annua di 15 mila Km, quella prevista dal Fisco per il calcolo del reddito da indicare in busta paga.